UNA MEMORIA DAL 1939


Da un manuale della Reale Accademia Navale di Livorno, appartenuto all’Allievo Giovanni Rondoni.

«Nella presente ristampa (il primo testo è del 1901, n.d.r.) delle «Norme più in uso nelle relazioni sociali ed internazionali» sono stati riveduti ed aggiornati gli esempi di corrispondenza. Sono invece quasi senza varianti il testo nella parte generale ed il frasario, benché in molte parti non siano più aderenti alle consuetudini che in questi tempi dinamici sono specialmente nel nostro paese in rapida evoluzione.»

La rapida evoluzione dei tempi dinamici non si è più fermata, ma quella ristampa è rimasta l’ultima. Nonostante tutti i galatei legittimino la propria autorità appellandosi a un precedente testo di buone maniere e riportino “pur col passare degli anni, norme e modelli come congelati nel tempo" (Gabriella Turnaturi, Signore e signori d'Italia, Feltrinelli), dopo il nostro manuale venne la guerra, e le regole cui si riferiva trovarono posto altrove e sotto altra forma.

Ne riassumiamo di seguito alcune - tra le più curiose, senza dimenticare che erano rivolte a uomini giovanissimi - se non altro per testimoniare il sottostimato valore storico (quello sociologico non dovrebbe essere in discussione nemmeno tra i più beceri detrattori della nostra materia) dei precetti di comportamento: nessuna ostilità contro la perfida Albione convinse la Regia Marina a smettere di usare l’eretico inglese. Nemmeno nel 1939. Passim. 

(Carte da visita.) «Non è di buon gusto mettervi titoli cavallereschi e stemmi gentilizi. I titoli nobiliari sono indicati da una piccola corona sul nome in centro., oppure premettendo al nome il titolo. Le carte da visita con il solo nome e cognome possono usarsi esclusivamente con le persone dalle quali sì è ben conosciuti; comunque esse ormai non si usano quasi più.»

«Ogni invito ad un trattenimento (ballo, garden party, five o’clock tennis),  accettato o no tanto se vi si è intervenuto come se non si è potuto profittarne per qualsiasi ragione richiede l’invio di una carta da visita prima che sia passata una settimana.»

«All’invito fatto dalla presidenza di un circolo allo Stato Maggiore di una nave di frequentarne i locali o di considerarsi come soci temporanei (honorary o temporary members) durante la permanenza della nave, si deve rispondere per iscritto.»

«Nel recarsi a pranzo bisogna regolarsi con il margine sufficiente per non arrivare in ritardo ciò che sarebbe della massima scorrettezza. Non si deve però nemmeno arrivare con troppo anticipo: il momento giusto è fra 10 e 5 minuti prima dell’ora indicata nell’invito.»

«Se il padrone o la padrona di casa, come si usa nei pranzi più intimi, dopo aver indicato i posti principali pregano con un gesto gli altri commensali di accomodarsi come credono (comme vous voulez - as you like), prendere, senza inutili complimenti, il posto che presso a poco competerebbe come grado e anzianità.»

«Nel caso siano serviti cibi non conosciuti dei quali non si sa come si usi servirsi né come mangiarli (p. es. vivande o frutta esotiche) si osservi, in modo da non farsi scorgere, come si servono di altri oppure ci si astenga dal prenderne.»

«Se occorre di soffiarsi il naso, lo si faccia pure tranquillamente: non vi è nulla da nascondere purché, s’intende, lo si faccia senza rumore. L’abitudine di girarsi indietro non è di buon gusto: essa corrisponde a quella, pure da evitarsi assolutamente, di inserire nel discorso la frase «con rispetto parlando» o altra simile. Se si fosse troppo raffreddati sarebbe meglio astenersi dall’intervenire al pranzo.»

«Se vi sono signore o signorine esse occuperanno i primi posti, nell’ordine di precedenza dei rispettivi mariti o genitori (però tutte le signore prima delle signorine). Nell’intercalare gli uomini fra le signore si baderà a non mettere vicini parenti prossimi (marito e moglie, padre e figlia, etc.).»

«Nelle mense inglesi vi è l’uso di mettere sulla tavola alla fine del pranzo una bottiglia di Porto e una di Sherry, e i convitati si passano l’un l’altro le due caraffe, servendosi oppur no, secondo il desiderio; è tradizione che esse siano sempre passate da destra a sinistra e mai nel senso contrario.»

«Prendendo il caffè a tavola si possono dare le sigarette subito dopo le frutta. Col caffè - che deve essere ottimo e bollente - si offrono liquori e, se ci sono signore, cioccolatini e fondents. Insieme con il caffè si offrono sigarette e sigari.  Occorre provvedere perché chi fuma abbia sempre vicino una ceneriera e fiammiferi o altri accenditori.»

«In caso di brindisi, bisogna andar molto cauti nello scegliere gli argomenti, evitando qualsiasi allusione politica, a meno che non si sia particolarmente autorizzati o incaricati. Buoni argomenti possono essere tratti dalla storia navale, ricordando fatti d’arme gloriosi e possibilmente comuni alle due marine e traendone motivo di augurio di gloria e prosperità per l’avvenire.»

«Non si invita alla danza signora o signorina alla quale non si sia stati presentati. Non è corretto ballare di frequente con la stessa dama. Dopo la danza richiedere alla signora od alla signorina di essere presentati al marito o ai genitori.»

«Stare a tavola bene e con disinvoltura è una cosa piuttosto difficile che si impara solo con l’abitudine; perciò le prime volte che si assiste a pranzi importanti conviene esser molto riservati e osservare molto.»

«La cravatta deve essere sempre da farsi, di colore non troppo vistoso.» 

"Con rispetto parlando" (come il Ferrini di Quelli della notte: "Signor Arbore, mi facevano male i piedi; posso dire la parola piedi?") continua a essere del tutto irrispettoso, e in più di un punto si intravede ancora del buon senso, ma gli ultimi due suggerimenti, a onor del vero, sono buonissimi anche ai tempi d'oggidì...

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