CI STA CAVALIERE E CAVALIERE


Cominciamo col dire che il CAVALIERE non c'entra nulla. LUI, infatti (come molti imprenditori di successo) è CAVALIERE DEL LAVORO. Di cavalieri del lavoro ne vengono nominati una ventina l'anno, e per il normale cittadino diventarlo è difficilissimo. Ma quanti COMMENDATORE ci sono? E CAVALIERE DI GRAN CROCE? 

In questo momento (settembre 2002) la somma TOTALE dei Cavalieri del lavoro di tutti i tempi ammonta a 566 unità. UNO ogni centomila italiani, più o meno. Possibile, invece, è essere insigniti di una onorificenza dell'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA (in archivio, i CAVALIERE DI GRAN CROCE, massimo grado dell'ordine, sono oltre 7000; molti di più i decorati dei titoli di Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere).

L'ordine al merito della Repubblica Italiana, istituito nel 1951, è il PRIMO fra gli Ordini nazionali. E' destinato a "ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari". A nessuno - salvo casi rarissimi - può essere conferita, per la prima volta, un'onorificenza di grado superiore a quella di Cavaliere, e per esserne insigniti è necessario aver compiuto il 35° anno di età.

Lo ricordiamo, per quanto ovvio possa sembrare: la legge vieta il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni e privati.

Per essere nominati cavalieri bisogna che QUALCUNO (noi stessi perfino, anche se è bizzarro) scriva al Presidente della Repubblica o al Presidente del Consiglio o anche al Direttore dell'ufficio Onorificenze e Araldica della Presidenza del Consiglio per informarlo che ne saremmo degni. Sperticando le nostre doti, insomma. Quindi, l'ufficio Onorificenze e Araldica provvede ad effettuare l'istruttoria verificando se il "candidato" ha i necessari requisiti (ovvero, si assumono informazioni su di noi).

Fra i requisiti, oggi si tende a dare maggiore rilevanza alle benemerenze acquisite nel campo sociale o del volontariato. L'istruttoria prende diversi mesi, di massima sei, poi la pratica viene inviata alla Cancelleria dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (l'OMRI). La Cancelleria compie un supplemento d'istruttoria, solitamente più breve e, se si ravvisano gli estremi per procedere, prepara il decreto di nomina. Il decreto deve essere firmato dal Presidente della Repubblica e controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Riassumendo.

Il Sindaco di Paperopoli scrive una lettera nella quale assicura che Eta Beta ha altissimi meriti morali, sociali o di altro tipo. Alla missiva possono essere allegate prove di vario genere e assicurazioni analoghe da parte di altre personalità. Gli uffici competenti, a seguito di una istruttoria che non va oltre l'anno, OVE ritengano che Eta Beta abbia meriti sufficienti, portano alla firma il suo decreto di Cavaliere.

Notiziola estiva (Corsera del 15 agosto). Il Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga (probabilmente il massimo esperto italiano in materia, DAVVERO), ha presentato un disegno di legge volto all'istituzione dell'Ordine delle Comari d'Italia. A capo dell'ordine dovrebbe andare il Capo dello Stato (se donna) o la consorte. Per la grafica, viene suggerito l'uso della tradizionale comare italiana con le gambe divaricate e le braccia puntate sui fianchi o attorno alla bocca a mo' di tromba. Per la decorazione delle insegne, un serto di prezzemolo e rosmarino.

La notiziola è vera, il DDL no. Dopo averci scherzato su, Cossiga rinunciò. Ma il senso della burla rimane...

iscriviti alla newsletter