Non va bene il vino ai dopocena.


07/12/2015

Domanda

Della vostra ultima newsletter, non mi convince una cosa. Secondo me, a un dopocena è meglio arrivare a mani vuote. Portare del vino? Mah, ho i miei dubbi. Potrebbe lasciar intendere ai padroni di casa di dovere assolutamente dare da mangiare qualcosa che si accompagni col vino. E se hanno da offrire soltanto dolci? Li si mette in imbarazzo. Allora, del vino da dessert? Ma no, sarebbe come dire: non ci hanno pensato da soli. No, meglio arrivare a mani vuote. Non porterei nemmeno un mazzo di fiori, perché costringerebbe la padrona di casa, con tutto quel trambusto di gente, a trovare un vaso per sistemarlo. La scelta giusta è: un mazzo o un vaso di fiori che arrivi il giorno dopo. E nulla per quel dopocena. Al massimo una bottiglia di liquore, ma che sia super, e senza la pretesa che venga consumato quella sera. Io poi non porterei mai e poi mai un imbucato.

Chiedo scusa e ringrazio per l'attenzione, pronto a cambiare idea se mi convincerete.



Risposta

Questo sito è vivo dal 2001 grazie a tutte le persone che, dandoci la loro opinione, contribuiscono a farci riflettere: il costume muta, eccome, mentre in genere si tende a considerarlo una specie di fossile con regole inevitabili ancorché stantie... L'obiezione è fondata. Portare un vino magari non adatto (ma cambia poco con un super alcolico; se si ha abbastanza confidenza con i padroni di casa da convincerli a non aprirlo, potremmo fare lo stesso con il vino, no?) effettivamente comporta il rischio descritto. Intendevamo, semplificando, che un pensiero a chi ci invita va dedicato, e il vino è una cosa "facile". Certamente meglio, come suggerito, fiori il giorno dopo. Invece restiamo della nostra opinione sugli "imbucati": avere la possibilità di conoscere gente nuova a casa nostra (in un ambiente "protetto", insomma), non può che far piacere.

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