Signora senza signore dall'Imperatore.


06/12/2002

Domanda

Il marito di un'amica di mia cognata ha ricevuto un invito dall'imperatore del Giappone per partecipare a un ricevimento. Il marito quel giorno è assente e, di conseguenza, neanche lei potrebbe prendervi parte. Esiste un escamotage per andare comunque al ricevimento?



Risposta

In questi casi poco importa che l'invitante sia l'imperatore del Giappone o l'amministratore del condominio: le regole sono uguali per tutti e gli inviti ai ricevimenti, ai pranzi o alle cene o comunque dove e quando si mangia sono personali. Se invito Paperoga a casa mia è perché è simpatico e mi fa ridere: non può, lui, farsi rappresentare da Dinamite Bla, che ha un caratteraccio e mi rovina la serata. Fa una sgarberia a me e la fa in fondo anche a lui, non invitato ospite. Diverso è se invito Paperoga e la moglie. In questo caso, se da un lato è possibile che io abbia invitato la moglie di Paperoga per fare un piacere a lui, è anche vero dall'altro che ANCHE LEI è da me formalmente invitata. E poco importa la forma, a voce, per telefono, con bigliettino, con mail: l'invito c'è stato. E' senz'altro ammissibile dunque che se Paperoga non può venire venga la moglie da sola, a patto che sia espressamente invitata. Bisogna quindi controllare se l'invito è, secondo la brutta espressione impiegata in questi casi, "con Signora". Se sì, ci può andare e non c'è bisogno di alcun escamotage; se no, non ci può andare.

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