A chi va indirizzato un invito a nozze?


Domanda

Vorrei sapere qual'e' il modo giusto di indirizzare un invito di matrimonio:
a) se la moglie e' medico e lui no;
b) in caso di relazione professionale solo con uno dei coniugi;
c) se entrambi sono professionisti, la moglie prende sempre il nome del marito (Es: il Dr. Mario Rossi e la Dott.ssa Maria Bianchi diventano Dr. Rossi e Sig.ra? O invece Mario e Maria Rossi?);
d) per le partecipazioni di nozze: se io ho rapporti professionali con il Prof. Tal dei Tali posso inviare la partecipazione solo a lui/lei o devo includere il coniuge anche se non lo conosco?



Risposta

Ci pare difficile immaginare un invito di matrimonio indirizzato ad uno solo di due coniugi, perciò, anche se l'amicizia o il rapporto professionale sussiste con lui (o lei), come lasciar da parte lei (o lui)? L'invito giungerebbe sgradito al coniuge invitato e sorprenderebbe l'escluso, costringendolo a domandarsene il motivo. Insomma: per evitare eventuali malintesi e l'onere di scusare le proprie scelte meglio invitare entrambi. Per quel che riguarda il titolo (dott. Prof. o altro), meglio null'altro che il nome e il cognome, in modo da evitare di dare del Prof. a lui e non a lei se lo è altrettanto: "Giovanni e Sonia Pirelli" - anche se non è infrequente, pur se un poco demodé, trovare i titoli nobiliari "N.H. il barone Giovanni e Sonia Pirelli" - mentre ci pare da evitare l'espressione: "…e Signora" che fa molto macchietta cinematografica di Alberto Sordi ("Mi saluti la sua Signora"). Semmai, "e consorte". Semmai...

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